Eccoci al primo appuntamento con la rubrica ''Indovina chi viene a cena?'' ..... ..... come vi avevo promesso il primo ospite è un guest blogger d'eccezione..... che oltre a saper bene '' impastare '' parole ... è molto bravo anche negli impasti veri e propri... ma del resto in cucina ci vuole poesia... e il guest blogger di cui stiamo parlando...di poesia se ne intende.... Per chi non conoscesse ancora il suo blog vi invito a visitarlo.....ed ecco a voi ... la ricetta di Filippo del blog '' Eccitanti Conflitti Confusi ''.....
Oggi Filippo vi presenta una ricetta della tradizione ...dal sapore antico...e buono.. ; )
Pane - Come una volta
Quando ero piccolo, ricordo, mia madre era un abitué della antichissima pratica dell'impastare il pane. Mi ha sempre raccontato da piccolo lei faceva il pane e quando era pronto io lo mangiavo. No, non è una cosa ovvia. Quanti provano piacere nel mangiare un'intera pagnotta di pane? Così: solo pane. Era questa la cosa strana. Io lo trovavo (e lo trovo tuttora) ottimo!
Piccola parentesi: a 18 anni mi sono trasferito a Torino, lasciandomi indietro la Sicilia. Beh, una delle cose più difficili da accettare è la mancanza del pane fatto con la farina di grano duro, alias "farina 0". Per chi non la conoscesse vada a farsela presentare, è davvero buonissima! A differenza della sua strettissima parente "00" questa è giallognola, e farinosa, appunto, al tatto. Mentre invece quella per i dolci ("00") è bianchissima e quasi setosa se la toccate. Nel mio piccolo paesino, dove sono cresciuto, il pane era fatto con 2 o 3 parti di farina 0 e 2 o 1 parte di farina 00. Ne uscivano fuori dei filoncini morbidi dentro e fuori. Insomma nessuna crosta che si sbriciola quando la tocchi! Arrivando a Torino ho dovuto faticare per trovare qualcosa che vagamente ricordasse il pane a cui ero affezionato e debbo dire che non ho ancora cantato vittoria. L'unico cosa che si avvicina è il pane arabo, ma appunto è "arabo" e poco salato. Detto ciò, bando alle ciance.
Per ottenere 5 pagnottelle come quelle in foto vi occorre:
- 200 g farina di grano duro (tipo 0)
- 200/250 g farina di grano tenero (tipo 00)
- un cubetto di lievito di birra fresco (circa 12,5 g)
- acqua tiepida per impastare
- due cucchiaini di sale
Procuratevi una grossa ciotola in cui versare la due farine. Con le mani mischiatele per omogeneizzare un po' le polveri. Formate al centro un cratere e sbriciolate al suo interno il lievito. Versate il sale sopra. Dopodiché prendete un po' dell'acqua e sciogliete, sempre dentro il buco, il lievito con la punta delle dita. Fatto ciò cominciate ad impastare con movimenti energici il composto. Versate l'acqua quando ne avete bisogno e attenti a non utilizzarne troppa. Dovete ottenere un impasto omogeneo e compatto che si possa modellare con le mani senza che vi resti appiccicato sulle e tra le dita. Il modo migliore per impastare il pane (e la pizza) è di farlo attraverso il dorso della mano. Ovvero come se steste prendendo a pugni la pasta, con la mano quasi chiusa e con le dita rivolte verso di voi. In questa posizione spingete avanti e indietro le prime falangi delle dita et voilà, un impasto regale!
Come mettiate mettiate le mani, l'importante è ottenere un impasto omogeneo e compatto.
Quando avrete finito preparate una tovaglia o uno straccio da cucina (purché sia pulito) e stendetelo sulla tavola o su un qualsiasi supporto rigido di cui non avete bisogno. Prendete un po' di farina (non importa di che tipo) e stendetene un po' nei punti in cui poggerete le pagnotte. Prendete della pasta e modellata nella forma che più vi piace, io ho fatto 4 pagnottelle tonde e una a mò di filoncino. Adagiatele sopra lo strofinaccio e sopra la farina e coprite con un altro strofinaccio. Fatto ciò prendete una coperta che tenga caldo oppure più coperte e mettetele sopra tutto il resto. Lasciate tutto così come per almeno un'ora. Per una lievitazione più "importante" lasciate tutto così al massimo per un'ora e mezza.
Passato il tempo necessario prendete una teglia e mettete su un foglio di carta forno. Prendete una pagnotta capovolgetela e appoggiatela sulla carta forno, facendo dei piccoli tagli con un coltello nella parte verso l'alto.
Ricordate che alla cottura le pagnotte si ingrossano di circa 1/3 della loro dimensione a crudo, quindi regolatevi con le distanze!
Infornate in forno preriscaldato a 200-210°C per 40-45 minuti, o finché non vi risulteranno abbastanza dorate. Io ho utilizzato un forno a gas, ventilato, quindi con due teglie ho dovuto invertire a metà cottura le loro posizioni. Ma voi conoscete il vostro forno, queste sono le indicazioni.
Passato il tempo di cottura avrete il vostro buonissimo e fumante pane fatto in casa!
Consiglio: appena tirato fuori dal forno, tagliate una pagnotta a metà e conditela con un filo d'olio extravergine di oliva, parmigiano, sale e origano. Sentirete che bontà!
A presto.
Filippo.
Chi sarà il prossimo ospite?
Se vuoi essere tu ... ti ricordo di inviarmi una mail contenente una ricetta con foto a:
lexis84@tiscali.it
A presto... Artemisia
Quanto mi piacerebbe essere tra i tuoi invitati cara Artemisia.
RispondiEliminaSai io tante volte nel pensiero mi trovo nei posti più belli del mondo, ecco che se sono invitato arriverei anche li.
Scusa le battute, ma credimi sono sincere.
Tomaso
@Ma figurati Tomaso, sei sempre il benvenuto...e appena avrò una casa solo mia e dell'assaggiatore d'eccellenza...ti inviterò davvero a cena...o pranzo o quello che preferisci!
RispondiEliminaSe vorrai partecipare alla mia rubrica con una ricetta ne sarei onorata..
A presto, Artemisia
Che belle le mie pagnottelle! :D
RispondiEliminaciao tesoro!
@Filippo: oh oh il nostro guest blogger....si sono davvero belle...e sicuramente buone le tue pagnottelle!!!! Una bellissima ricetta..
RispondiEliminaUn bacione, tesoro..ciao ciao
mmmm...sento il profumo fino a qua...Filippo non mi avevi detto che sapevi fare il pane..ohibò.
RispondiEliminaLaura, modestamente, sono un cuoco provetto :D
RispondiEliminaE così Filippo sa fare il pane nostrano, e bravo!
RispondiEliminaMi sto preparando
RispondiEliminasono indeciso tra straccetti di petto di pollo al vino rosso e limone o la ricetta "perfetta" per la pizza in teglia di sicura riuscita .... nel forno di casa ....
ci penserò!
ciao
Entrambe interessanti... potremmo fare due ospitate!!! Sta a te decidere cosa proporre nella prima... ;)
RispondiEliminaA presto, Artemisia
Interesante la receta del pan. El que cómo observabas que tu madre discernía la harina. Es un proceso largo en lo teórico, pero es posible que en la práctica se realmente fácil. Cuestión de amor y paciencia.
RispondiEliminaUn saludo Artemisia, quise pasar a saludarte.
Andri
Muchas gracias Andri, la receta no es mía, y Felipe ... mi blogger invitado en primer lugar ...
RispondiEliminagracias por tus saludos ... y la amabilidad de repuesto ...
Un beso Artemisia